Greve in Chianti

Regione: Toscana Distretto: Terre del Benessere Ambito: Chianti

“Serenissimo Re, Ora che sono tornato riferisco a Vostra Maestà quello che abbiamo scoperto. Partimmo il 17 gennaio 1524 da Deserta (Ilhas Desertas), un isolotto disabitato situato nei pressi dell’isola di Madera, con la Dalfina e un equipaggio di cinquanta uomini. Avevamo viveri, armi e altri strumenti bellici e munizioni navali per resistere otto mesi. Prendemmo la rotta di ponente con un leggero e soave vento che soffiava da levante e percorremmo ottocento leghe (circa 4800 chilometri) in soli venticinque giorni…....Scendemmo a terra e ciò che potemmo conoscere della loro vita e dei loro costumi lo dirò brevemente a Vostra Maestà. Vanno completamente nudi, ma si coprono i genitali con pelli di piccoli animali simili alle martore attaccate a una cintura d’erba stretta e ben intrecciata con code d’altri animali che, tutt’intorno al corpo, gli pendono fino alle ginocchia. Il resto del corpo lo tengono nudo e così pure la testa. Qualcuno però porta ghirlande di piume d’uccello……Pensiamo che non professino nessuna fede e che vivano in totale libertà. E tutto ha come causa l’ignoranza: perché è molto facile persuaderli e tutto ciò che – in fatto di culto divino – vedevano fare a noi cristiani essi lo facevano pure, con lo stesso zelo e l’entusiasmo nostro…”. (Lettera da Giovanni da Verrazzano a Francesco I in cui su informa del viaggio d’esplorazione lungo la costa nordamericana – luglio 1524).

Greve, da piccolo nucleo abitato del territorio detto Agro di Florentia a importante e vitale mercatale del Chianti per la sua posizione strategica rispetto alle importanti vie di comunicazione e per la presenza di fattorie storiche, ville e castelli come Vicchiomaggio e Verrazzano. Già nel XIV secolo nella zona di Greve si produceva un vino pregiato ed apprezzato dalle famiglie nobili senesi e fiorentine. La triangolare Piazza Matteotti, con i suoi palazzi, le logge ed il monumento a Giovanni da Verrazzano, concittadino ed esperto uomo di mare, costituiscono il cuore pulsante del paese. Più a sud, in posizione dominante, il borgo medievale di Panzano in Chianti, la Pieve di San Leolino e lo straordinario paesaggio di quella che viene definita la Conca d’Oro, una spettacolare vallata popolata da vigneti, oliveti e verdi boschi. Tra i due centri il borgo storico di Montefioralle e la strada che porta a Lamole, centro del “paesaggio storico rurale d’Italia” con i suoi medievali terrazzamenti. Più in altro i Monti del Chianti con Lucolena, Torsoli e Villa San Michele. Si sosta con piacere ovunque ed ancor di più nell’Agorà della “ciccia” a Panzano in Chianti dove, presso “l’Officina di Dario Cecchini” si può gustare la fiorentina donata da “animali vissuti felici e morti contenti”, così come il poeta-macellaio ama dire.

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Principale percorso è il Grand Tour del Chianti fiorentino che ha in Greve il principale punto di riferimento. La rete cicloturistica si compone poi di itinerari idonei a tutti i tipi di biciclette: strada, gravel e montain bike. Particolarmente interessanti i percorsi che portano al Monte San Michele, a Testalepre e quelli che interessano i tanti punti di interesse del Chianti quali Panzano, Barberino, Tavarnelle, Passignano, Radda in Chianti, Castellina in Chianti e San Casciano Val di Pesa.