Percorso gemello di quello senese che trova in Radda in Chianti il punto di congiunzione ed eventuale scambio. Il ciclista così ha due possibilità di scelta: continuare nelle tappe fiorentine o in quelle senesi. Un dilemma vero in quanto entrambi belli sia dal punto di vista ciclistico che paesaggistico e storico. Un dubbio che può essere sciolto solo organizzandosi per impiegare più giorni e farli entrambi. Del resto a Radda non siamo molto lontani da Fonterutoli dove furono stabiliti con una gara insolita a cavallo i confini delle due città contendenti. Si racconta infatti che nel medioevo le due città in guerra tra di loro decisero di porre fine alle contese facendo partire un cavaliere da ogni città all’ora stabilita al canto del gallo in direzione del Chianti e nel luogo dell’incontro sarebbero stati stabiliti i confini. Il gallo bianco dei senesi, ben nutrito cantò regolarmente all’alba, mentre il gallo nero dei fiorentini, lasciato senza mangiare ed in una gabbia scomoda cantò ben prima dando quel vantaggio che servì al cavaliere fiorentino di percorrere più strada fino a Fonterutoli. Sono 158 km con 3.601 metri di dislivello da fare rigorosamente in più tappe e, volendo in più giorni, se si vuole godere pienamente le bellezze del territorio.
GT13
Grand Tour del Chianti (fiorentino)
158Km
impegnativo
OpenRunner ID:
17296180
Partenza da:
Greve in Chianti
Arrivo a:
Greve in Chianti
Dislivello:
3601mt.
Pendenza max:
12.00%
Superfici:
Asfalto
Tipo di bicicletta:
Road
Turism/Comfort
Link alla mappa
Video 360°
Tracciato GPX
Tappa
1
Greve in Chianti – Radda in Chianti
impegnativo
Distanza
27.50Km
(951.00m+/tot.)
Si parte da Greve e per i salitomani subito il passa del Sugame, una bella salita di 6.4 km con 301 metri di dislivello ed una pendenza media del 4.7%. Niente di proibitivo per arrivare al passo posto a 533 metri slm ed un buon allenamento prima di affrontare la salita più impegnativa che porta ai 753 metri del passo del Morellino, il punto più alto carrozzabile proprio sul Monte Sam Michele. La salita, superata Dudda e terminata la bella discesa, inizia dal bivio per Lucolena in Chianti ed accompagna il ciclista per 7 chilometri con 415 metri di dislivello ed il 5.9% di pendenza media e qualche tratto in doppia cifra. Non ci si spaventi però in quanto la discesa che porta a Radda in Chianti, da prendere con prudenza in quanto molto ripida, mostra un panorama ineguagliabile con misurati vigneti a far da cornice ai poderi ed agli antichi borghi come Badiaccia Montemuro che, sul versante senese fa da contraltare a Lucolena e Torsoli. Non è lungo la strada e bisogna fare qualche chilometro per arrivarci ma un “salto” a Villa San Michele potrebbe costituire la migliore tra le trasgressioni. Panorama stupendo e buon riposo. In ogni caso Radda in Chianti, la medievale sede della Lega del Chianti può offrire tutto ciò che serve al ciclista affaticato ancor di più dall’aver affrontato l’ultimo chilometro che non è, come si dice da queste parti, un “boccon da ghiotti”.
Tappa
2
Radda in Chianti – Greve in Chianti
facile
Distanza
18.50Km
(46.00Km/tot.)
Dislivello
215m+
(1166.00m+/tot.)
Finalmente una tappa facile, facile lungo la così detta “Valle dell’Oro” segnata dal fiume Pesa. Si scende fino a Lucarelli, poi si sale ancora in direzione Panzano ammirando non tanto le improbabili pepite d’oro della omonima valle, ma i vigneti d’oro. Da Panzano in Chianti a Greve in Chianti è ancora bella discesa. Chi ne avesse abbastanza dopo 46 chilometri abbastanza impegnativi può sostare a piacimento, poco o molto, nella capitale di quello che un tempo veniva chiamato “Agro di Florentia”.
Tappa
3
Greve in Chianti – Tavarnelle Val di Pesa
medio
Distanza
19.70Km
(65.70Km/tot.)
Dislivello
550m+
(1716.00m+/tot.)
Da Greve in Chianti si riparte per una bella tappa abbastanza breve ma con qualche difficoltà per le due salite. La prima di porta al suggestivo borgo antico di Montefioralle che vanta la nascita di Amerigo Vespucci. Boschi e coltivazioni pregiate accompagnano il viaggiatore fino alla celebre Abbazia vallombrosana di Passignano. Si scende e, dopo aver superato il fiume La Pesa e il paese di Sambuca, si sale di nuovo per raggiungere Tavarnelle Val di Pesa, centro intimamente legato al vicino Barberino Val d’Elsa, unitisi in un solo comune nel 2018. Si scelga la sosta migliore perché i due paesi offrono, sia dal punto di vista storico che enogastronomico, quanto serve ai cultori del bello e buono.
Tappa
4
Tavarnelle Val di Pesa – San Casciano Val di Pesa
impegnativo
Distanza
37.80Km
(103.50Km/tot.)
Dislivello
827m+
(2543.00m+/tot.)
Da Tavarnelle val di Pesa si raggiunge agevolmente Barberino Val d’Elsa e si devia presto in direzione Certaldo percorrendo una strada solitaria quanto bella che odora di antico. Prima Petrognano e poi Semifonte, la leggendaria città distrutta dai fiorentini bastano per comprendere il genius loci del territorio. Di Semifonte non esiste più nulla se non lungo la strada la Cappella di San Michele Arcangelo, ispirata nelle forme al Duomo di Firenze del Brunelleschi. La bella Certaldo, città del Boccaccio, si sfiora appena ma nessuno vieta una sosta per visitare il centro storico. Da Certaldo si prende la bella SP79 andando ad incontrare, in un continuo saliscenti, borghi come Fiano, Lucardo e San Pancrazio. San Casciano Val di Pesa, antica stazione di posta, con le sue possenti mura cittadine dalle quali troneggia il cervo di Mario Merz, attende il ciclista. San Casciano ha un “Centro Commerciale Naturale” grande quanto il centro storico. Ad ognuno la migliore scelta.
Tappa
5
San Casciano Val di Pesa – Passo dei Pecorai
medio
Distanza
31.50Km
(135.00Km/tot.)
Dislivello
503m+
(3046.00m+/tot.)
Da San Casciano Val di Pesa, attraverso Spedaletto e Sant’Andrea in Percussina, ci si avvicina “pericolosamente” a Firenze. Tavarnuzze è alle porte della città del giglio ma si lascia subito per dirigersi nuovamente a sud e riprendere il cammino per il Chianti dove Mercatale Val di Pesa fa buona guardia del territorio con i suoi prodotti agricoli d’eccellenza. I tipici sali scendi toscani accompagnano il ciclista fino a Montefiridolfi con il suo bel castello. Si piega di nuovo a nord in direzione Quattro Strade superando l’antica Pieve di San Lorenzo a Campoli ed il castello il Palagio. Pochi chilometri e svolta di nuovo a destra per prendere la SP3 del Ferrone che porta al Point del Passo Pecorai in prossimità del fiume Greve. Situato non in cima ad un monte ma bensì in un fondovalle, il Passo dei Pecorai è stato a lungo luogo di sosta preferito dei pastori maremmani per la transumanza dalla Maremma al Casentino. Purtroppo la vecchia ferrovia, la tramvia del Chianti, luogo di smercio e di ritrovo, oggi non c’è più ed è la strada a dettar legge.
Tappa
6
Passo dei Pecorai – Greve in Chianti
medio
Distanza
23.00Km
(158.00Km/tot.)
Dislivello
555m+
(3601.00m+/tot.)
Sarebbe troppo facile raggiungere Greve in Chianti percorrendo la SR222 per Greti. Ciò sarebbe frettoloso e non consigliabile perché perdersi il borgo di Chiocchio, il Castello di Mugnana, Cintoia e le sue acque minerali, La Panca e il bel contesto paesaggistico lungo la SP66 per arrivare di nuovo al borgo di Dudda, sarebbe un vero peccato. Ovunque si può trovare il Chianti autentico tanto da ben predisporsi a scalare di nuovo in senso inverso, il Sugame ed arrivare in vetta stanchi ma soddisfatti. Greve si trova a valle ed è pura gioia arrivarci per poter raccontare a tutti il fantastico viaggio nel Chianti fiorentino.
Greve in Chianti
Dudda
Lucolena
Torsoli
Badiaccia a Montemuro
Radda in Chianti
Lucarelli
Panzano
Montefioralle
Badia a Passignano
Sambuca
Tavarnelle Val di Pesa
Barberino Val d'Elsa
Petrognano
Fornacette
San Pancrazio
San Casciano in Val di Pesa
Sant'Andrea in Percussina
Falciani
Mercatale Val di Pesa
Montefiridolfi
Le Quattro Strade
Passo dei Pecorai
Chiocchio
Cintoia
La Panca