21G10
Anello della Riserva Berignone e Tatti: una vera avventura
64Km
difficile
OpenRunner ID:
16841320
Partenza da:
Pomarance
Arrivo a:
Pomarance
Dislivello:
1764mt.
Pendenza max:
15.00%
Superfici:
Asfalto
Gravel
Tipo di bicicletta:
gravel
MTB
Link alla mappa
Una grande avventura nella foresta a cavallo tra la Valdelsa e la Valdicecina, luogo affascinante di boscaioli e carbonai non privo di testimonianze storiche di rilievo. Viaggio faticoso ma di grande fascino. Vale la pena provarci con la dovuta calma e senso di osservazione.
Itinerario e Tappe
Tappa
1
Pomarance – Casole d’Elsa
difficile
Distanza
33.60Km
Dislivello
987m+
Si parte da Pomarance attrezzati di tutto punto per affrontare una tappa difficile ed entusiasmante. Si prende la strada comunale delle Macie per proseguire per la strada comunale di Lanciaia e superare il fiume Cecina. E’ il punto dove, deviando per un sentiero, si può raggiungere l’amato Masso delle Fanciulle.
Fino al km 10 il viaggio è facile, ma i successivi 5 km fino al borgo di Mazzolla sono in salita. Lo sterrato inizia con la strada vicinale del Berignone e si entra nella Riserva Naturale. Al podere Caprareccia, posto in splendida posizione panoramica, troviamo una oliveta di eccezionale valore per le sistemazioni di pietra in cui le piante sono state coltivate. Il punto più alto si trova a 522 metri alle pendici del monte Soldano. Dopo una fonte si entra nel bosco di Tatti e la vegetazione cambia aspetto con la presenza di una rara popolazione di rovere. Per chi si può permettere una deviazione è possibile raggiungere il Castello dei Vescovi.
Il percorso prosegue fino alla Dispensa di Tatti, un luogo iconico della maestosa macchia della Riserva. La Dispensa di Tatti nacque nel 1800 come caserma per le guardie incaricate alla vigilanza dei boschi e, successivamente, fu trasformato in un magazzino di riserve alimentari per i boscaioli e carbonai della zona. Dalla Dispensa di Tatti si prosegue tra boschi, poderi ed agriturismi di grande autenticità e si arriva a Casole d’Elsa dove il buon riposo è garantito per poche ore o, addirittura, per una notte.
Fino al km 10 il viaggio è facile, ma i successivi 5 km fino al borgo di Mazzolla sono in salita. Lo sterrato inizia con la strada vicinale del Berignone e si entra nella Riserva Naturale. Al podere Caprareccia, posto in splendida posizione panoramica, troviamo una oliveta di eccezionale valore per le sistemazioni di pietra in cui le piante sono state coltivate. Il punto più alto si trova a 522 metri alle pendici del monte Soldano. Dopo una fonte si entra nel bosco di Tatti e la vegetazione cambia aspetto con la presenza di una rara popolazione di rovere. Per chi si può permettere una deviazione è possibile raggiungere il Castello dei Vescovi.
Il percorso prosegue fino alla Dispensa di Tatti, un luogo iconico della maestosa macchia della Riserva. La Dispensa di Tatti nacque nel 1800 come caserma per le guardie incaricate alla vigilanza dei boschi e, successivamente, fu trasformato in un magazzino di riserve alimentari per i boscaioli e carbonai della zona. Dalla Dispensa di Tatti si prosegue tra boschi, poderi ed agriturismi di grande autenticità e si arriva a Casole d’Elsa dove il buon riposo è garantito per poche ore o, addirittura, per una notte.
Tappa
2
Casole d’Elsa - Pomarance
impegnativo
Distanza
30.60Km
Dislivello
777m+
Da Casole si prende la strada sterrata che, dopo 11 km, porta a Monteguidi, borgo medievale ed antico castello degli Aldobrandeschi. Il fiume Cecina si supera di nuovo per prendere la salita di 6 km che porta a Montecastelli Pisano, da cui si gode di un ottimo panorama sulla valle del torrente Pavone.
La Pieve Romanica dei Santi Filippo e Giacomo, la torre dei Pannocchieschi e la tomba etrusca dal nome evocativo “Buca delle Fate” meritano tutta l’attenzione, cercando l’equilibrio tra le bellezze della natura con quelle dell’arte.
Lungo la strada che riporta a Pomarance si possono incontrare, poco distanti dalla strada principale nei pressi di san Dalmazio, gli importanti ruderi della Pieve di San Giovanni Battista a Sillano, conosciuta anche come la “Pieve di San Dalmazio”. Pomarance è ormai alle porte e la bella avventura è terminata. Le emozioni vivranno a lungo nei ricordi.
La Pieve Romanica dei Santi Filippo e Giacomo, la torre dei Pannocchieschi e la tomba etrusca dal nome evocativo “Buca delle Fate” meritano tutta l’attenzione, cercando l’equilibrio tra le bellezze della natura con quelle dell’arte.
Lungo la strada che riporta a Pomarance si possono incontrare, poco distanti dalla strada principale nei pressi di san Dalmazio, gli importanti ruderi della Pieve di San Giovanni Battista a Sillano, conosciuta anche come la “Pieve di San Dalmazio”. Pomarance è ormai alle porte e la bella avventura è terminata. Le emozioni vivranno a lungo nei ricordi.
Pomarance
Mazzolla
Dispensa di Tatti
Casole d'Elsa
Monteguidi
Montecastelli Pisano
Pomarance