La memoria di Federico Barbarossa e quella di Enea Silvio Piccolomini, divenuto Papa Pio II, dominano le pagine di storia di un territorio a cui la madre natura ha donato anche straordinarie acque ed una campagna unica tanto da aver dato vita al Parco Naturale, Storico ed Artistico della Val d’Orcia ed essere riconosciuta Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Il percorso, tutto su strade asfaltate, consente di vedere molto ma non tutto ed è anche per questo motivo che si consigliano soggiorni lunghi con possibili escursioni negli altri percorsi che si incontrano nei POINT presenti: la Francigena, l’Eroica Montalcino, il Tour della val d’Orcia-Amiata e l’anello Ghino di Tacco sono solo alcune di queste opportunità da poter cogliere.
I 73 km dell’anello con 1604 km di dislivello, se ben allenati, si possono fare in sol giorno ma di giorni è consigliabile averne a disposizione due per godere di più.
Federico Barbarossa incontrò proprio a San Quirico i cardinali inviati da Papa Adriano IV a prendere accordi per la sua incoronazione ad imperatore. Ogni anno così il Barbarossa torna a San Quirico in virtù di una caratteristica rievocazione storica.
La prima sosta del viaggio si trova a Bagno Vignoni, luogo termale impreziosito dalla suggestiva ed unica piazza di acqua. Riuscendo a ripartire senza nostalgia dal bel borgo delle acque, si raggiungono Rocca d’Orcia e Castiglion d’Orcia, paesi di particolare bellezza adagiati tra biancane e calanchi, tipici delle crete della val d’Orcia.
A San Quirico è difficile trovare un luogo per mangiar male. I pici, i formaggi, le carni prelibate ed i vini della Val d’Orcia invitano a lunghe libagioni.