21G12
Val di Sterza e Foresta di Caselli: nella riserva del cavallino di Monterufoli
26Km
Easy
OpenRunner ID:
16509955
Start
Loc. la Pompa/Caselli
Finish
Loc. la Pompa/Caselli
Gradient
480meters
Slope max
12.00%
Surfaces:
Asphalt
Gravel
Bicycle type
Gravel
MTB
Turism/Comfort
Link alla mappa
Al centro delle Colline Metallifere, la Riserva Naturale di Caselli e la vicina area di Monterufoli costituiscono una grande area connotata da foreste e folte macchie sempreverdi dalle quali emergono visibili affioramenti di roccia che dominano le limpide acque e le numerose cascatelle presenti in un ambiente incontaminato tutto da scoprire, dove vivono indisturbate numerose specie di animali mediterranei.
Il percorso, da fare con bici gravel o MTB, per la sua brevità è abbastanza facile ma merita attenzione in quanto si inoltra in luoghi sperduti e pieni di fascino. Non sarà difficile incontrare lungo la strada il “Cavallino di Monterufoli”, un resistente baio scuro di piccola taglia che vive allo stato brado.
Itinerario e Tappe
Stage
1
La Pompa (Ingresso Riserva naturale) – La Pompa (Ingresso Riserva naturale)
Easy
Distance
25.60Km
Height difference
480m+
Unica tappa per uno spettacolare anello ciclabile, che consente di esplorare gran parte della Val di Sterza, con la sua nota cascata, penetrando nel cuore selvaggio della foresta di Caselli.
Dall’area attrezzata in loc. La Pompa, ci si immerge subito nella Riserva Naturale percorrendo una strada sterrata, immersa in una bella cerreta, che ci porta all’incantevole laghetto di Caselli, luogo dai connotati naturalistici e paesaggistici degni di una sosta. Si continua a salire nel cuore più selvaggio di Caselli dove, tra rocce e boscaglie, si aprono vedute che sembrano non avere mai fine. Raggiunto il crinale a 485 metri, merita fare una breve diramazione per visitare le Golazze Aperte, un affioramento roccioso in splendida posizione panoramica, da cui si apre lo spettacolo della costa e dell’Arcipelago Toscano.
Di seguito ci si addentra nelle macchie sempreverdi della Magona – intensamente tagliate fin dal XVI secolo per ricavare legna destinata alle ferriere di Cecina – per poi prendere la panoramica Strada di Faltona che ridiscende in Val di Sterza. Al podere La Gabella vi è l’opportunità di fare una deviazione per potersi recare in bici a visitare l’unico piccolo e antico borgo della Riserva, La Sassa. La vista spazia sul mare ed il “mondo intero” ma, sazi di tanta bellezza e silenzio, se si vuol riprendere a pedalare lo si può fare solo tornando indietro. Il piano B? Semplice, rimanere a La Sassa, e la vita si farà di sicuro più lunga.
Dall’area attrezzata in loc. La Pompa, ci si immerge subito nella Riserva Naturale percorrendo una strada sterrata, immersa in una bella cerreta, che ci porta all’incantevole laghetto di Caselli, luogo dai connotati naturalistici e paesaggistici degni di una sosta. Si continua a salire nel cuore più selvaggio di Caselli dove, tra rocce e boscaglie, si aprono vedute che sembrano non avere mai fine. Raggiunto il crinale a 485 metri, merita fare una breve diramazione per visitare le Golazze Aperte, un affioramento roccioso in splendida posizione panoramica, da cui si apre lo spettacolo della costa e dell’Arcipelago Toscano.
Di seguito ci si addentra nelle macchie sempreverdi della Magona – intensamente tagliate fin dal XVI secolo per ricavare legna destinata alle ferriere di Cecina – per poi prendere la panoramica Strada di Faltona che ridiscende in Val di Sterza. Al podere La Gabella vi è l’opportunità di fare una deviazione per potersi recare in bici a visitare l’unico piccolo e antico borgo della Riserva, La Sassa. La vista spazia sul mare ed il “mondo intero” ma, sazi di tanta bellezza e silenzio, se si vuol riprendere a pedalare lo si può fare solo tornando indietro. Il piano B? Semplice, rimanere a La Sassa, e la vita si farà di sicuro più lunga.
Oasi Caselli - Monterufoli