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EV7
Sentiero della Bonifica: l’ingegnosa strada della valle degli Etruschi
60Km
facile
ITA
OpenRunner ID:
10760182
Partenza da:
Chiusi Scalo
Arrivo a:
Arezzo - I Sadotti
Dislivello:
155mt.
Pendenza max:
1.00%
Superfici:
Sterrato
Tipo di bicicletta:
gravel
MTB
Turism/Comfort
EV7 Sentiero della Bonifica

Il Sentiero della Bonifica è una pista ciclabile in terra battuta ricavata sull’antica strada di manutenzione del canale Maestro della Chiana che corre sugli argini dello stesso. Il percorso di 60 km interessa le province di Siena ed Arezzo ed ha in Chiusi ed Arezzo i punti di partenza e di arrivo.

Il tracciato, totalmente pianeggiante, fa parte della EV7 (Ciclovia del Sole) ed è ben segnalato tanto da essere adatto a tutti purché venga utilizzata una bicicletta idonea come la mountain bike, la gravel o una turistica con ruote molto larghe. Ad eccezione dei punti di partenza e di arrivo il percorso non tocca nessun centro abitato e pertanto la nostra sintesi descrittiva lo considera in tappa unica e con alcuni POINT di riferimento che ci sono sembrati più interessanti e funzionali anche come «vie di fuga».

Chi volesse approfondire tutti gli aspetti della storia e del viaggio può farlo attraverso il sito ufficiale www.sentierodellabonifica.it, ben fatto e facilmente consultabile.

Il territorio interessato interessa la valle dove affonda le sue radici la civiltà etrusca (dal labirinto di Porsenna a Chiusi alla Chimera di Arezzo) e vi si affacciano dalle colline sovrastanti  importanti antiche città quali Montepulciano, Sinalunga, Cortona, Castiglion Fiorentino, Lucignano e Monte San Savino, tanto per citarne alcune. Queste costituiscono invitanti mete che possono essere facilmente raggiunte attraverso strade secondarie. La vasta area di bonifica, avviata dai Medici nel XIV secolo, dette la vita al Canale Maestro della Chiana grazie all’opera di personaggi come Galileo Galilei, Leonardo da Vinci e Vittorio Fossombroni. Il sistema di chiuse, le colmate, i ponti e le opere ingegneristiche dell’ epoca granducale sono ancora oggi visibili lungo tutto il percorso assieme ai tipici casolari Leopoldini sparsi per tutta la campagna della Val di Chiana.

Itinerario e Tappe

Tappa
1
Chiusi Scalo - Arezzo
facile
Distanza
60.00Km
Dislivello
155m+
Prima di recarsi al punto di partenza è facile immaginarsi che la visita al labirinto del re etrusco Porsenna che sfidò Roma si sia conclusa con soddisfazione tanto da ipotizzare che lungo il percorso si potranno fare alcune deviazioni per conoscere meglio questo popolo misterioso. Cortona, con la «Tabule Cortonensis» e Castiglion Fiorentino, con i blocchi di pietra arenaria, sono pronte allo scopo. Si parte dalle torri di «Beccati Questo» e «Beccati Quello», l’una senese e l’altra perugina, poste nel 1400 al controllo dei confini, del fiume Clanis e della palude che interessava un’area vasta fino a Castiglion Fiorentino. Al lago di Chiusi si arriva presto per ammirare le chiare acque, la fauna e la flora che lo caratterizzano e, se non animati da fretta, assaggiare il brustico o un piatto a base di una delle tante specie ittiche che lo popolano. «Chiaro di Luna», così veniva chiamato un tempo il lago per una antica leggenda che racconta che la bellissima Noctiluca, dea del Cielo, si specchiasse nelle sue acque nelle notti serene e piene di luce. Il vicino lago di Montepulciano, rappresenta, assieme al lago di Chiusi al quale è collegato, un residuo specchio di acqua della palude della Val di Chiana. Il lago, ricco di canneti, è area protetta trovandosi lungo una importante via migratoria tra Arno e Tevere. Il Centro Visite costituisce un buon punto di sosta. Lungo il sentiero un fabbricato chiamato «Torrione con la Specola» si distingue da tutte le altre case coloniche Leopoldine e anticipa «Botte allo Strozzo», un manufatto idraulico che permette ad un canale di attraversarne un altro. Siamo nella zona delle Chianacce da dove di può prendere la strada dell’Abbazia di Farneta per una fuga verso Cortona. Si prosegue lungo il sentiero tra ponti di ferro e colmate ed un paesaggio agricolo dove regna il «Gigante Bianco». Il canale allacciante dei «Rii Castiglionesi» consente una ulteriore deviazione verso il chiaro di Montecchio e Castiglion Fiorentino, che possono essere raggiunti in poco tempo. Più avanti, la fattoria di Frassineto e l’omonimo casello idraulico. Il «Ponte e Porto alla Nave» anticipano l’ingresso in Arezzo. Il porto fluviale costituiva l’ultimo attracco per le barche provenienti prima dalla palude ed in seguito dal Canale Maestro. Alla Chiusa dei Monaci termina il percorso. Oggi della vecchia chiusa, costruita dai Monaci benedettini e più volte demolita, esiste la versione ottocentesca ad opera di Alessandro Manetti. Arezzo con il suo notevole patrimonio architettonico, attende il ciclista per una meritata sosta.
Chiusi Scalo
Lago di Chiusi
Lago di Montepulciano
Chianacce
Cortona
Castiglion Fiorentino
Arezzo