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21G13
Tour della Geotermia e dei Parchi: tra fumarole e natura selvaggia
49Km
impegnativo
ITA
OpenRunner ID:
16509962
Partenza da:
Pomarance
Arrivo a:
Pomarance
Dislivello:
1005mt.
Pendenza max:
11.00%
Superfici:
Asfalto
Gravel
Tipo di bicicletta:
gravel
MTB
Turism/Comfort

Un tour che può smentire agevolmente i timori che lo sfruttamento geotermico possa essere inconciliabile con il godimento della natura selvaggia dei boschi presenti in un territorio di pregio come la Val di Cecina. Si pedala nel cuore del territorio geotermico, toccando i borghi, le valli e le foreste, le fumarole naturali e le centrali geotermoelettriche di vecchia e nuova generazione.

Un viaggio sicuramente istruttivo e di particolare fascino che certifica il virtuoso connubio tra il lavoro dell’uomo e la natura ancora incontaminata. La pedalata è abbastanza impegnativa tanto da suggerire, per i più lenti o curiosi di conoscenza, anche una sosta notturna a Serrazzano, borgo-castello longobardo posto a guardia dell’area geotermica.

 

Loghi di Progetto

 

Loghi Ambito

Tappa
1
Pomarance - Serrazzano
medio
Distanza
19.50Km
Dislivello
479m+
Si parte da Pomarance in direzione Larderello e, dopo circa 6 km, si incontra il sentiero che scende, in poco tempo, agli antichi Bagni di San Michele alle Formiche, sito termale già frequentato in età romana, ma oggi abbandonato così come i resti dell’Eremo di San Michele alle Formiche, visibile poco lontano sul poggio di Spartacciano. L’Eremo è così chiamato in quanto, il 29 settembre di ogni anno, in prossimità della festa di San Michele, sciami di formiche si radunavano intorno alla campana del monastero. Consigliata una breve deviazione per raggiungere il borgo medievale di Montecerboli per poi proseguire per Larderello con visione della storica centrale, la prima dell’era geotermoelettrica toscana. Prima di tornare sulla strada provinciale che sale fino a Serrazzano, posto a 550 metri sul livello del mare, si supera il torrente Secolo immergendosi tra fitti boschi e pascoli. Si sale due volte per arrivare a Montecerboli e poi a Serrazzano, con qualche breve tratto in doppia cifra.
Tappa
2
Serrazzano - Pomarance
medio
Distanza
29.30Km
Dislivello
526m+
Superato Serrazzano, si lascia, dopo poco, la provinciale per prendere la sterrata che si immerge nella riserva naturale della Foresta di Monterufoli-Caselli. Siamo in un ambiente selvaggio, dove le testimonianze dell’intervento dell’uomo si intravedono prima nel tessuto agro-pastorale, poi nelle tracce delle passate attività estrattive. Si prosegue nel cuore della foresta e si risale la valle dell’Adio, con spettacolari vedute verso il fondo valle e la gola fra i borghi fortificati di Micciano e Libbiano. La rupe di Micciano si staglia maestosa sul crinale; con una breve rampa si può salire sull’apice del borgo da dove si gode una vista panoramica a 360 gradi, dagli Appennini al mare. Non male sarebbe anche una deviazione per visitare Libbiano. L’ultimo tratto dell’itinerario, da Micciano a Pomarance, riserva ancora grandi emozioni, per le ampie viste della variegata campagna e dei fondovalle dell’Adio e del Trossa. A Pomarance, infine, si può dedicare una visita al centro storico medievale e alla “via dei Signori” con gli interessanti Casa Museo di Palazzo Bicocchi e la Mostra permanente Guerrieri ed Artigiani. Percorso ricco di sali e scendi con l’unica salita di oltre 6 km per arrivare a Pomarance.
Pomarance
Montecerboli
Larderello
Serranzano
Micciano
Libbiano
Pomarance