Il GATE di Sinalunga è posto nei pressi della stazione ferroviaria e pertanto molto comodo per chi dovesse arrivare con il treno.
Si parte viaggiando in pianura per lasciare l’abitato e si incontra dopo meno di 5 chilometri il bivio che porta a Farnetella, un autentico borgo medioevale dove «non c’è niente da consumare ma solo da vivere». La natura attorno a Farnetella è intatta con ulivi, viti e boschi di querce e lecci.
All’incontro con la strada di Collalto si trova il punto più alto del viaggio con i suoi 541 metri slm. Trequanda, delizioso borgo arroccato su di una collina che domina la Val di Chiana, si presenta con il maestoso castello dei Cacciaconti e la bella chiesa romanica dei Santi Pietro ed Andrea.
Il pregiato olio costituisce, assieme agli allevamenti allo stato brado dei bovini di razza chianina, l’oro del territorio che non si fa mancare anche curiosità quale la Torre del Mulino a Vento, un colombaio del settecento con ben 500 nidi di terracotta.

Da Trequanda si volge ben presto su di una strada che porta al luogo chiamato Piazza di Siena dove è venuto alla luce un insediamento etrusco d’altura con più cerchie di mura.
L’incontro con la SP57 porta subito a conoscere Abbadia Sicille, oggi elegante resort, per poi, in veloce e bella discesa, giungere alla fattoria l’Amorosa, piccolo borgo del 1300 trasformato in hotel di charme.
Di altra «stoffa» è il vicino paese di Rigaiolo, ove si percepisce il carattere dell’autentico ed operoso popolo chianino.
Sinalunga è a due passi ma si evita per tornare in direzione poggio Adorno non lontano da Camporlecchio dove si trova il Borgo della Conoscenza, centro di eccellenza per la formazione e cultura d’impresa.
Giunti al Colle Alto il bivio indica la strada per Scrofiano, borgo gemello di Farnetella e magnifica perla circondata da ulivi e boschi. Lungo la ripida stradina che porta al paese è frequente trovare uomini e donne che lanciano la druzzola, l’antico «gioco da poveri» ed ancora oggi oggetto di dispute tra comunità che non hanno perduto la memoria.
Scrofiano offre una struttura urbanistica medievale ed una smisurata vista sulla piana della Val di Chiana soggetta, come testimoniato anche da Leonardo da Vinci, a continui impaludamenti fino al rinascimento. Per i curiosi si consiglia una breve escursione vicino al campo sportivo dove si trova una schiva e dimenticata cascatella di 4 metri con acqua limpidissima.
Sinalunga si raggiunge dopo pochi chilometri e conviene salire fino al centro storico che conserva tracce delle antiche mura, il palazzo Pretorio e belle chiese come il vicino convento francescano di Poggio Baldino. A tavola si possono poi trovare eccellenze gastronomiche senza uguali: dai pici all’aglione della Valdichiana, alla carne Chianina fino ai salumi di Cinta Senese, una vera e propria festa del gusto.